L’Ente Casa di Riposo di Cupramontana, venne costituito con regio decreto del Re Vittorio Emanuele in data 22/10/1872, quindi circa un secolo e mezzo fa, per volontà del Comune di Cupramontana, grazie alla cessione fatta dalla Confraternita della Buona Morte di tre cappellani (lasciate con testamento del sacerdote Giovanni Tondi), per istituire qualche opera di pubblica beneficenza.

L’istituto durante la sua vita ha avuto varie trasformazioni sia di tipo giuridico, sia di tipo organizzativo, per rispondere alle norme e ai mutamenti che si sono succeduti nel tempo.

Inizialmente l’ente era denominato “Ricovero dei vecchi cronici di mendicità”.

Questa fotografia ritrae l’immobile, oggi sede del centro polifunzionale per anziani di Cupramontana, che originariamente ospitava solo l’Ospedale Civile, fondato dalla nobildonna Marianna Fossa Ferranti, alla quale venne poi intestato l’ente Ospedale e la via circostante da parte del Comune di Cupramontana.
Questa fotografia ritrae l’immobile, oggi sede del centro polifunzionale per anziani di Cupramontana, che originariamente ospitava solo l’Ospedale Civile, fondato dalla nobildonna Marianna Fossa Ferranti, alla quale venne poi intestato l’ente Ospedale e la via circostante da parte del Comune di Cupramontana.
Questa fotografia mostra l’intero edificio, ovvero l’ex Ospedale, più il “Ricovero dei vecchi cronici”, realizzato in data successiva rispetto all’ospedale.
Questa fotografia mostra l’intero edificio, ovvero l’ex Ospedale, più il “Ricovero dei vecchi cronici”, realizzato in data successiva rispetto all’ospedale.

Alla fine dell’ottocento, inizi del novecento la società era caratterizzata ancora da un sistema “patriarcale”, per cui i figli convivevano con i propri genitori, provvedendo alla loro assistenza. L’età media di vita era molto più bassa rispetto ad oggi, e certe malattie, tipo le demenze e l’Alzheimer che oggi stanno aumentando in dismisura, erano più rare. Per questo motivo, le strutture assistenziali di quel periodo, si occupavano in particolare di accogliere persone senza fissa dimora, invalidi o anziani non più autonomi privi di figli e familiari prossimi. Il ricovero di mendicità divenne ufficialmente operante agli inizi del novecento. Il regolamento organizzativo dell’istituto definiva il medesimo come “stabilimento”.
Erano presenti all’inizio circa 10 ricoverati, i quali dovevano indossare tutti quanti una stessa divisa, e ognuno doveva assolvere a mansioni lavorative specifiche, limitatamente alle possibilità fisiche: quindi c’era chi coltivava l’orto, chi accudiva agli animali di cortile, chi ramazzava i locali, apparecchiava e sparecchiava. Il personale era costituito da una Suora e un custode.

Dal punto di vista giuridico, con l’approvazione della legge “Crispi” del 17/07/1890 n. 6972, tutti gli enti che si occupavano di beneficenza erano considerati Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza, cosiddette IPAB, e quindi sottoposte ad un  controllo governativo, a mezzo delle Prefetture.

Negli anni a seguire, l’ente, inizialmente amministrato dalla Congregazione di Carità, venne poi affidato all’ECA, ente comunale di assistenza, e quindi nel 1939 riunito insieme alle altre due IPAB presenti a Cupramontana, cioè l’Ospedale Civile e l’Asilo Infantile, sotto la denominazione di Istituti Riuniti di Beneficenza.

Negli anni 1960 ci fu una notevole evoluzione storica della società, il boom economico, e l’industrializzazione dell’Italia, spinsero molti giovani ad abbandonare la campagna per andare in città, e conseguentemente la civiltà contadina e patriarcale cominciò ad entrare in crisi, e gli enti assistenziali dovettero dare risposta a quegli anziani rimasti soli a causa della lontananza dei figli partiti per le città, se non addirittura emigrati all’estero. Per tale motivo e sulla base della proposta che era pervenuta dal Ministero dell’Interno, nel 1967 la denominazione dell’Ente passa da ricovero di mendicità a Casa di Riposo, anche per un senso di rispetto più dignitoso verso le persone che vi erano accolte.

Questa fotografia mostra il refettorio della casa di riposo, in occasione del pranzo di Natale del 1937.
Questa fotografia mostra il refettorio della casa di riposo, in occasione del pranzo di Natale del 1937.

Negli ultimi decenni gli istituti assistenziali, e quindi anche il nostro, hanno assunto un ruolo più specialistico, tenendo conto anche dell’aumento delle patologie invalidanti causa l’incremento dell’età media di vita, occupandosi in particolare di anziani non autosufficienti con carico assistenziale e sanitario di un certo rilievo.

Da qui l’intervento normativo regionale con la legge regionale n. 20/2002, che disciplina le varie tipologie di strutture assistenziali e ne regolamenta il funzionamento, prevedendo l’inserimento delle residenze per anziani, per quanto concerne le cosiddette residenze protette, nell’ambito dei servizi socio-sanitari.

Il parlamento, nell’anno 2000, preso atto che la legge che regolava il sistema assistenziale, cioè la legge Crispi del 1890, era orami ampiamente superata, ha varato una nuova legge, prevedendo altresì il riordino delle IPAB, al fine di adeguare anche questi Enti ai tempi, assegnando ad esse uno status giuridico più consono: Azienda pubblica di servizi alla persona o Fondazione.

La Regione Marche, con propria legge nel 2008, ha disciplinato la trasformazione suddetta, dando possibilità alle amministrazioni di poter scegliere la forma giuridica da assumere.

L’amministrazione degli Istituti Riuniti di Beneficenza, di concerto con l’allora Amministrazione comunale, decise di trasformare l’IPAB in una Fondazione, al fine di poter contare su una organizzazione e gestione più snella ed, in particolare per tutelare i beni dell’istituto, perché potessero rimanere per sempre a beneficio esclusivo della collettività cuprense.

In particolare, venne scelto di costituire una Fondazione di partecipazione, che si caratterizza come un ente aperto alla società civile, dove i privati, le aziende, e i vari enti istituzionali o meno, potessero partecipare come soci o come sostenitori. Il Comune ha tra i fondatori, il Comune di Cupramontana e la Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana.

Il Comune nomina il Presidente della Fondazione e due componenti, mentre la Fondazione CARIFAC nomina il Vice presidente e un membro.

La Fondazione Papa Giovanni Paolo II° è stata ufficialmente riconosciuta dalla Regione Marche nel mese di Maggio del 2011.