E’ il verde con la terra e le piante, con i loro colori ed odori autentici che compiono il miracolo favorendo uno stato psichico-fisico ottimale, riconosciuto in modo inequivocabile da numerose ricerche scientifiche.
I primi accenni di questa singolare terapia li troviamo già nel lontano 1798, quando lo psichiatra americano Benjamin Rush, dopo un’attenta osservazione di alcuni suoi pazienti, notò miglioramenti in coloro che durante il ricovero si dedicavano alla coltivazione della terra.
In Gran Bretagna, in Norvegia come pure in Belgio, esistono centinaia di “fattorie sociali” adibite alla cura della depressione, perché come è stato accertato, coltivare la terra stimola il senso di responsabilità e migliora il tono dell’umore.
Per quanto riguarda l’Italia l’ortoterapia viene praticata nelle strutture socio-sanitarie più all’avanguardia, per migliorare l’attenzione e rallentare il declino cognitivo oppure, per mantenere vivo l’interesse verso il mondo circostante nei portatori di handicap o per rendere meno penoso un lungo ricovero ospedaliero.
Tutti gli studiosi concordano nel ritenere che il giardinaggio e la coltivazione delle piante, favoriscono una diminuzione dell’irritabilità facilitando il buonumore, una miglior regolarizzazione del respiro e del battito cardiaco ma, soprattutto, si assiste a una diminuzione della pressione arteriosa, probabilmente dovuta ad un abbassamento notevole dello stress.